Le recensioni della Rossa per Thriller Café: IL DIFENSORE di Steve Cavanagh
Cari amici della Rossa e della buona letteratura gialla,
troverete su Thriller Café la recensione dell’opera prima dello scrittore irlandese Steve Cavanagh non perché il suo romanzo mi sia stato segnalato dall’Editore per il tramite del deus ex machina di TC, Giuseppe Pastore (no, niente di tutto ciò), ma solo perché quel libro mi ha “chiamata” dallo scaffale stracolmo di una libreria. La figura dell’uomo che avanza spedito con il sole sul viso mi ha rimandato il messaggio chiave: quell’uomo doveva essere “il difensore”. Dove stava andando e qual era la sua missione l’avrei scoperto solo leggendo il romanzo.
Incuriosita da quella figura di eroe solitario, ho applicato fin da subito il mio metodo di lettura compulsivo: leggere anche camminando – se necessario – di giorno, di notte, preparando la colazione, in pausa pranzo dal lavoro, sul tram, in macchina ferma al semaforo, alla fermata dell’autobus, a letto prima di dormire e sul divano, ancora prima di andarmi a coricare. Insomma, ovunque e comunque!
Solo passando attraverso questa intensa esperienza di lettrice può avvenire la catarsi che lascia affiorare il non-recensore che è in me. Eh sì, perché recensore è sinonimo di “critico” mentre io ho scelto di parlare solo dei libri che amo, non di quelli che, secondo la mia sensibilità e il mio gusto, non rileggerei più (il massimo dell’odio che riesca a concepire per un romanzo!). Quindi, più che una “critica” mi sento, semmai, l’innamorata tradita da un libro-amante che ha promesso di darmi tanto fin dai primi capitoli e poi non si è rivelato all’altezza delle mie aspettative.
Il difensore di Steve Cavanagh, invece, si è distinto per avermi scatenato l’adrenalinica impazienza di voltare le pagine per arrivare alla fine. Per questo l’ho amato molto e per questo aspetto che Eddie Flynn appaia in un altro episodio di quella che, immagino, diventi almeno una trilogia.
Ti aspetterò, Eddie! Ti aspetterò per tutto il tempo che Cavanagh impiegherà a scrivere la tua prossima storia e per tutto quello che necessiterà al bravo Guido Calza per tradurre quelle pagine!
Intanto, puoi accomodarti al secondo piano della mia libreria, tra C..arofiglio e C..hristie. Mica male come attesa, eh?
Buona lettura (sempre!) a tutti dalla Rossa!
ps. forse dovrei cambiare il nome alla rubrica e intitolarla Le non-recensioni della Rossa, che ne dite?