Auguri dal maresciallo Piscopo (e famiglia)!
Cari Amici della Rossa e della buona letteratura gialla,
quest’anno gli auguri di Buone Feste ve li mando da casa Piscopo, dove il mio Maresciallo e la moglie Pina mi hanno accolta a braccia aperte, facendomi il regalo di posare per questa istantanea di famiglia – disegnata per l’occasione da MimmiV – assieme a Francesco, Tina e al fidanzato di quest’ultima, il giornalista Marcello Sansò.
A dirla proprio tutta, all’inizio della nostra “frequentazione” Nunzio si era dimostrato un pò perplesso dal fatto che le sue indagini letterarie fossero condizionate dal volere di una signora con i capelli rossi che nulla aveva a che fare con la Benemerita. Ma poi, un pò l’abitudine, un pò i riconoscimenti avuti sia da Interno 8 – il caso Martalò, per dirla con lui – sia da Le geometrie dell’animo omicida, hanno reso possibile quest’amicizia che mi auguro duratura e proficua.
Nell’attesa di metterci a tavola, Nunzio ha voluto sincerarsi di come procedeva il suo nuovo caso, ossia il mio prossimo romanzo. Gli ho spiegato per filo e per segno la trama, ha iniziato ad ascoltare in religioso silenzio per poi sbottare in un fragoroso “Ma facitame o piacere!”, appena ha trovato degli errori procedurali che mi ha intimato di correggere altrimenti – parole sue – “Io la faccia in quest’affare non la metto proprio, levatell’ ‘a capa!”
Comandi, signor Maresciallo! Correggerò, rileggerò, ne riparleremo e vedrà che la sua prossima indagine si rivelerà un altro successo.
“Nunzio? Signora Rossachescrivegialli? I ragazzi sono già a tavola e la lasagna nun aspetta nisciuno!”
Certo, signora Pina, arriviamo immediatamente, giusto il tempo di augurare Buone Feste.
“Maresciallo, vuole formulare lei un saluto speciale ai nostri lettori?”
“Beh, questa cosa mi imbarazza assai, perché sono un tipo vergognoso a parlare in pubblico”
“Ma questa è un’occasione speciale” lo incalzo con un sorriso furbetto.
“Evvabé, allora vi auguro un Natale pieno di gioia, pace e…’nzalata ‘e rinforzo!”
“Buona! Immagino che sua moglie la farà divinamente!”
“Ah, Pina è una cuoca sopraffina! Addirittura si fa mandare le papaccelle sott’aceto dalla sorella, che ne prepara sempre in grande quantità.”
“Papaccelle? Sarebbero…”
“Dei peperoni piccoli e polputi, tipici delle nostre parti”
Azzardo. ” Non è che per caso la signora Pina potrebbe darmi la ricetta? Mi piacerebbe moltissimo poterla mettere a tavola la sera della Vigilia. Mi sembrerebbe di stare ancora più vicina a voi…”
Il colpo è basso e il cuore tenero di Nunzio lo ha accusato in pieno. “E va buono, gliela detto io, ma facimm’ ambress.”
“Pronta! Ingredienti?”
“1 cavolfiore di media dimensione, 1 scarola riccia, indivia riccia (se vi ci piace), 100 gr. di olive nere di Gaeta, 100 gr. di olive verdi, 100 gr. di pappacelle, 100 gr. capperi sotto sale, 100 gr. sottaceti misti, 6-8 acciughe sotto sale, pepe, sale, olio extravergine d’oliva, aceto.”
“Immagino, quindi, che si lessino prima cavolfiore e verdure, per poi aggiungere gli altri ingredienti. Sbaglio?”
“Nossignora, non sbaglia, ma si ricordi di lasciarla riposare qualche ora prima di metterla a tavola. E ora andiamo, altrimenti a mia moglie chi la sente?”
Buon appetito (sempre!) a tutti dal Maresciallo e da me!