Le recensioni della Rossa per Thriller Café: LA TERRA CHE SCOMPARE di Julia Phillips
Cari Amici della Rossa e della buona letteratura gialla,
il romanzo che troverete oggi recensito su Thriller Café è l’opera d’esordio di una giovane scrittrice americana, Julia Phillips, che ha avuto modo di conoscere a fondo la Kamčatka per motivi di studio.
La terra che scompare è uno dei romanzi più affascinanti che abbia mai letto, in bilico tra il thriller e il saggio etnografico, la poesia e il racconto d’autore.
Ambientato per lo più a Pietropavlovsk-Kamčakskij, il capoluogo di questo lembo di terra estremo della Russia, il libro parte con il rapimento di due sorelline e prosegue con storie apparentemente slegate tra loro che però hanno come filo conduttore proprio le sorelle Golosovskje.
I capitoli sono intitolati ai mesi dell’anno, prendendo avvio da Agosto (mese della scomparsa delle bambine) per chiudere a Luglio dell’anno successivo, con un epilogo orchestrato alla perfezione, dal punto di vista tecnico, e reso in maniera tanto incisiva quanto poetica.
Non basta, però, saper descrivere geograficamente i luoghi per rendere il senso di una terra così controversa, bisogna necessariamente calarsi nella mentalità dei popoli che la abitano e seguire da vicino lo scorrere della vita delle persone comuni. E’ proprio questo che rende particolarmente efficace la prosa di Julia Phillips: i luoghi acquistato preziosità e spessore attraverso la malinconia o la voglia di libertà dei personaggi. Questi, invece, si stagliano nel fondale naturalistico per via delle loro misere vicende umane, infinitamente piccole rispetto ad una Natura tumultuosa, ricca di vulcani, geyser e boschi impenetrabili.
I temi sociali trattati, poi, sono molteplici e tutti interessanti: dalle ricadute socio-economiche del dissolvimento dell’U.R.S.S., alla difficile sopravvivenza di etnie legate alla stagionalità dei pascoli, al persistere di una società patriarcale che lascia pochissimo spazio alle ambizioni delle donne o all’impossibilità di vivere alla luce del sole la propria omosessualità.
Davvero un romanzo affascinante, scritto magistralmente e che farà molta strada, ben aldilà dei confini della penisola del Kamčatka!
Maledetto Covid-19 devi scomparire in fretta, perché m’é venuta una voglia matta di andare a visitare quella terra meravigliosa!
Buona lettura (sempre!) a tutti!