Il Maresciallo Piscopo è tornato!
Cari Amici della Rossa e della buona letteratura gialla,
il mio Maresciallo stra-ordinario in quanto immaginario è un personaggio lento ma inesorabile: può impiegare anni a chiudere un’investigazione ma quando ha finito, il rapporto si legge in un sol pomeriggio!
In questo terzo episodio della sua vita letteraria, in verità, ho molto stressato il povero Piscopo mettendogli parecchi bastoni tra le ruote e vi assicuro che, fino alla stesura definitiva, non avevo ancora deciso se tutto ciò fosse sufficiente o dovessi rincarare la dose!
Lui se l’è cavata egregiamente e io sono soddisfatta del risultato, anche se l’ultima parola è sempre e solo dei lettori, i veri fruitori e giudici delle storie che noi scrittori architettiamo.
Per Interposta Persona è un titolo impegnativo che si presta a tante possibili interpretazioni. Amare, odiare, investigare, addirittura vivere…
Il romanzo è costruito in modo che il lettore possa identificarsi in più aspetti e in più personaggi, creando quindi il proprio approccio a quel concetto, il più congeniale alla propria sensibilità del momento, per una fruizione più libera dell’opera : lasciate gli arzigogoli mentali a me e godetevi la storia!
A proposito di arzigogoli mentali, ovvio e lampante che per scrivere un poliziesco bisogna studiare moltissimo se non si svolge una professione contigua agli ambienti delle Forze dell’ordine o delle Avvocature. Ebbene, il mio modo per uscire dall’empasse è stato frequentare i corsi della Ophir Criminology, il cui direttore scientifico è il dott. Simone Montaldo che mi ha onorata del suo apprezzamento su questa neonata creatura letteraria.
Lasciatemi chiudere riportando in calce la pagina dei ringraziamenti del romanzo, molto più esemplificativa dei mie sentimenti di gratitudine:
“Se per Persistenti tracce di antichi dolori la sfida consisteva nell’effettuare un’approfondita ricerca storiografica volta a ricostruire l’intero contesto in cui svolgere l’investigazione, per il presente poliziesco ho ritenuto fondamentale porre il sistema logico-deduttivo sotto il microscopio delle scienze forensi più all’avanguardia. La mia grande fortua è stata quella di frequantare i corsi della Ophir Criminology, il cui direttore scientifico è il dottor Simone Montaldo, Docente di Psicologia della Testimonianza e Tecniche di intervista giudiziaria all’Università La Sapienaza di Roma, che non ringrazierò mai abbatanza per le belle parole spese su questo romanzo (e comunque, se sono davvero riuscita a dare profondità ai personaggi e verosimiglianza agli interrogatori svolti dagli inquirenti, è solo perché ho avuto un grande insegnante, altroché!).
In quei seminari ho avuto modo d’imparare da grandi professionisti del settore come si costruisce un profilo criminale (prof. Vincenzo Mastronardi), come si compara il DNA di due tracce biologiche (prof. Emanuele Giardina), come l’antropologia forense ridisegna il volto di un cadavere ai fini dell’identificazione (prof. Matteo Borrini) o come si calcola l’angolo d’impatto di una traccia ematica per ottenere una corretta B.P.A., frutto di esercitazioni pratiche effetuate assieme agli esperti della scena del crimine che collaborano con il team del dott. Montaldo. Tutte preziosissime nozioni che hanno contribuito a rendere le avventure del mio Maresciallo stra-ordinario un pò meno immaginarie!
Non può mancare un enorme grazie a I Buoni Cugini Editori, Anna Squatrito e Ivo Tiberio Ginevra, per la cura e la dedizione che riservano ai miei testi e, ancor di più, per l’amicizia di cui mi onorano.”
Buona lettura (sempre!) a tutti dalla Rossachescrivegialli
p.s. Cosa significano le frasi di Pirandello che punteggiano il romanzo? Chi è l’artefice della bellissima foto di copertina? A quali premi parteciperò il romanzo? Ah beh, se vi raccontassi tutti i retroscena subito, non avrei più niente di interessante da dire durante le presentazioni, no?